Mai nella storia abbiamo avuto la possibilità di informarci quanto ai giorni nostri. Di contro i luoghi comuni e i miti non hanno mai viaggiato così velocemente. Oggi distinguiamo il segnale dal rumore.
La vanlife
La vanlife nasce con i Content Creators. Persone giovani e meno giovani che viaggiano per il mondo con i loro mezzi creando e pubblicando foto, video e racconti nei loro canali social. Se sei interessato li puoi seguire. E fin qui, tutto ok (a proposito, stai seguendo noi di Vancoolers su Instagram e YouTube? No? E cosa aspetti!).
Ma i content creators della vanlife sono Figli di Papà. Persone ricche che non hanno niente da fare tranne che andarsene in giro tutto il giorno a registrare video e divertirsi!
Figli di papà
Oggi voglio presentarvi due ragazzi che ho conosciuto online e che mi sono subito piaciuti. Marco e Sofia, hanno iniziato in moto a visitare l’Italia e l’Europa inseguendo la loro comune passione.
L’anno scorso hanno deciso di comprare un camper. Il motivo? Poter continuare il loro viaggio anche quando il meteo avrebbe voluto che rimanessero a casa. A questo punto, però, perché non provare ad investire più tempo in quello che amano fare, cioè viaggiare?
Eh, figurati, c’hanno il papi che gli compra un motorhome da millemila euro.
Ma trovatevi un lavoro!
È quello che fanno. Inizialmente l’idea era di utilizzare una delle piattaforme di scambio di lavoro, come Workaway o WorldPackers, per viaggiare facendo volontariato ricevendo in cambio un tetto dove dormire e dei pasti caldi. Con calma avrebbero poi trovato un lavoro stagionale.
Alla fine, nel loro caso, trovare un lavoro vero in Norvegia si è rivelato più immediato!
Sembra incredibile, sicuramente un pizzico di fortuna li ha aiutati, ma in soli cinque giorni da quando hanno iniziato la ricerca, confrontandosi con altri viaggiatori e sul web, si sono trovati con le mani occupate a raccogliere lamponi.
Un lavoro che i norvegesi non vogliono fare, ma che viene retribuito e gli permette di coprire le spese del viaggio. Capiamoci, è un lavoro normale. Si lavora anche oltre otto ore al giorno, sia con il sole che con la pioggia!
La cosa fondamentale è conoscere un minimo di Inglese. I siti che hanno usato sono nav.no e finn.no, scritti in norvegese ma si possono tradurre con Google Translator. Per le comunicazioni però la lingua da usare resta l’Inglese.
Altra cosa importante è sapersi adattare. Perché se sei uno di quelli che va in Inghilterra e si lamenta di come cucinano la pasta al ragù è meglio se viaggi in albergo.
Ma se lavorate… mica state viaggiando!
E questo è il motivo per cui amo questi due ragazzi: Sofia e Marco sono dei viaggiatori. Hanno iniziato da poco ma ciò non cambia quello che sono. Per loro viaggiare non significa muoversi sulla terra osservando e giudicando tutto e tutti rimanendo “separati” per conto proprio.
Per loro viaggiare significa mescolarsi alle persone, alle culture, alle lingue. Significa sporcarsi della terra, del sudore e della storia dei luoghi che visitano. Perché è così che possono trasformare il loro viaggio in un percorso di crescita.
Un’esperienza dove non si giudica con gli occhi della propria cultura, ma dove si cerca di vedere con gli occhi dell’altro.
E solo il Signore (o Buddha, o l’Universo, o il nulla o quello che vuoi) sa quanto questo sia scontato. Eppure mi trovo sempre a ricordarlo. Perché, scontato, proprio non lo è.
Poi comunque fanno i video su YouTube, che non è un vero lavoro, stanno tutto il giorno a cazzeggiare!
Cosa ci fai ancora qui?
L’hai visto il video? Ti sei iscritto al canale di Sofia e Marco? Allora ti dico due cose, che male non ti fa.
Questo articolo l’ho scritto per te. Per te che stai leggendo queste esatte parole e ti chiedi come fa la gente a fare quello che fa e a vivere come vive. Ma c’è poco da fare, il comunismo ha fallito, il capitalismo è la nostra democrazia, e il tempo, lo spazio e lo status in cui nasciamo segna la nostra vita.
Per capirci, prova a far nascere Elon Musk prima di Internet e poi parlami di PayPal. Prova a far nascere Steve Jobs in Russia e poi parlami della Apple. Prova a far nascere Paris Hilton in una famiglia di pastori sardi, diffondi il video di 1 Night in Paris e poi parlami del suo successo.
D’accordo. Ma non lasciare che la condizione in cui ti trovi sia la scusa per non vivere. O peggio, sia la scusa per vivere la vita che altri vogliono che tu viva.
Non oggi almeno.
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Puoi crederci o meno, ma arredare un pezzetto di Internet con contenuti che possono informarti, ispirarti o intrattenerti mentre sei al wc, è un lavoro impegnativo. Con un po di caffeina ci aiuterai a mantenere alta la concentrazione, allora…
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